Da sempre la scaramanzia è fortemente radicata nella cultura popolare napoletana.
Già nella Pompei romana, ci imbattiamo in figure apotropaiche. Basti pensare ai numerosi “falli”, “antesignani” del moderno “corno”, che, esposti fuori dalle abitazioni o lungo le strade auspicavano buona fortuna e abbondanza.
Benvenuti a Napoli! Qui da sempre, la scaramanzia va “a braccetto” con la fervida religiosità dei cittadini, senza però mai sovrapporsi ad essa.
Per essere sicuri di ricevere protezione e salute, ma anche buona sorte, nella tasca del “napoletano”, non è insolito trovare sia il cornetto che la figurina del Santo Patrono, “Gennaro”!
Tra le figure scaramantiche più “complete” vi è sicuramente lo “Sciò Sciò”, l’affascinante “gobbo” o “scartellato”, le cui origini sembrano affondare addirittura nella Neapolis greca.
Goffo, furbo, un po’ inquietante ma anche allegro: a questa figura, rigorosamente maschile, basta manifestare affetto e devozione perché la sua generosità, “la‘bbona ciorta”, venga ricambiata. Per “ottenere i suoi benefici” è però d’obbligo riceverlo in dono!
L’affascinante statuina, realizzata a regola d’arte dai maestri artigiani di San Gregorio Armeno, ha il “duplice scopo” di allontanare il malocchio ed al contempo di augurare ogni fortuna e buona sorte.
La tradizione vuole che per allontanare il potere del malocchio e le malelingue, il gobbo sparga incenso dall’incensiere, la “buatta” bucherellata, suonando il campanaccio e recitando ripetutamente:
“Uocchio, maluocchio, funecelle all’uocchio…aglio, fravaglio, fattura ca nun quaglia…corne e bicorne, cape ‘e alice e cape d’aglio…. diavulillo diavulillo, jesce a dint’o pertusillo… sciò sciò ciucciuvè… jatevenne, sciò sciò… “
Lo Sciò Sciò è dotato di un nutrito corredo di accessori che abbigliano il suo singolarissimo vestiario: cornetti di varie misure, ferri di cavallo, numeri fortunati, gufetti, elefantini, manine che gesticolano le corna, quadrifogli, dadi e carte da gioco, forbici e tanto altro.
Ognuno con uno specifico significato!
Non ultimo, un bell’ombrello per proteggere dai piagnoni; ovvero dalle persone che si lamentano continuamente, trasmettendo negatività e malcontento.
Passeggiando per le vie del centro storico, patrimonio dell’UNESCO, inebriati dal profumo delle sfogliatelle calde, non è affatto difficile imbattersi nelle esibizioni del folkloristico personaggio!
Vi ho incuriositi? cosa aspettate a lasciarvi guidare in un fantastico tour per il centro storico di Napoli!
© Natalia Fiorentino